Resilienza: Rinascere dalle Ceneri più Forti di Prima
- lotusstudioperugia
- 25 mar 2020
- Tempo di lettura: 3 min
L’uomo, da sempre, per sopravvivere, ha dovuto combattere per vincere gli ostacoli che la vita inevitabilmente colloca lungo il suo cammino. Nella storia, i nostri antenati hanno dovuto affrontare innumerevoli difficoltà che hanno minacciato la loro sopravvivenza. L’uomo, però, si è sempre saputo distinguere per la sua capacità di adattarsi e salvarsi: siamo portati, infatti, a resistere alle forze avverse e a risolvere situazioni problematiche.
Affrontare situazioni difficili mette in moto nell’uomo un'abilità denominata “resilienza”, la quale permette di resistere alle avversità e di adattarsi.
La resilienza è la capacità di affrontare situazioni difficili in maniera positiva e di riorganizzare la propria vita nonostante le avversità. La persona resiliente, inoltre, sa cogliere le opportunità e gli elementi di forza dagli eventi che si trova ad affrontare. La resilienza non è quindi una semplice opposizione alle situazioni ostili ma porta ad una ricostruzione positiva della propria vita.
La resilienza può essere paragonata al potere che possiede la fenice, uccello mitologico in grado di risorgere dalle proprie ceneri dopo la sua morte. La fenice simboleggia proprio per questa sua forza la resilienza, la capacità di rinascere più forti e più splendenti dalle difficoltà.

Ma…tutti noi siamo resilienti? O qualcuno lo è più di altri? Quali caratteristiche possiedono queste persone?
E’ innegabile che, davanti a situazioni difficili, ognuno di noi reagisce mettendo in atto specifici comportamenti e cerca di risolvere il problema “a modo suo”. Difronte ad eventi avversi, alcune persone, ad esempio, si lasciano coinvolgere eccessivamente dalle emozioni e possono sperimentare situazioni di vero panico, mentre altre persone, poste davanti a situazioni simili, sanno mantenere la calma cercando di trovare soluzioni possibili per fronteggiare le avversità.
Molti studi, per fortuna, ci dicono che la resilienza può essere appresa e sviluppata; non è una qualità innata e chiunque può imparare a migliorare la propria capacità di superare le difficoltà.
Come è possibile farlo? Un ottimo metodo è quello di lavorare e potenziare le componenti che hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo della resilienza:
1. Ottimismo. Si tratta della tendenza a cogliere il lato positivo delle cose. Per la persona ottimista le difficoltà non sono permanenti ma transitorie e non riguardano tutti gli ambiti della propria vita, ma sono circoscritte. Inoltre, per l’ottimista, le difficoltà possono essere affrontate in quanto non dipendono esclusivamente dall’ambiente esterno ma sa che gli eventi possono essere controllati al fine di migliorare la situazione. Non è nulla già segnato nel nostro destino! L’ottimista, quindi, saprà mantenere la calma e la lucidità per trovare soluzioni ai problemi.
2. L’autostima. Possedere alti livelli di autostima influenza positivamente i nostri livelli di benessere, proteggendoci da sentimenti di ansia e depressione. Bassi livelli di autostima, invece, ci portano a sviluppare minore tolleranza per le critiche degli altri e questo ci porta ad avvertire una profonda tristezza e depressione.
3. Robustezza psicologica (Hardiness). Si tratta di un tratto di personalità che comprende l’impegno, il controllo e la sfida. Una persona che presenta questo tratto si dà da fare, è attiva ed è convinta di poter dominare e controllare gli eventi. Inoltre, sono persone che vedono il lato positivo del cambiamento e la sfida viene considerata un evento stimolante, non una minaccia.
4) Emozioni positive. Le persone che danno maggiore spazio ad emozioni positive di gioia e felicità tendono a focalizzandosi su ciò che si ha e non su quello che non si possiede. Questa è una risorsa fondamentale per potenziare la propria resilienza.
5) Supporto sociale. Avere al proprio fianco persone disponibili ad ascoltarci e a supportarci nei momenti difficili rende più facile affrontare le avversità. Raccontando ciò che ci fa stare male alle persone vicine possiamo liberarci e rielaborare ciò che ci è successo.
6) Stile di coping. Con questa espressione si intende la modalità che le persone utilizzano per affrontare situazioni problematiche. Le persone resilienti utilizzano prevalentemente uno stile di coping orientato al problema, focalizzato quindi alla gestione dell’evento stressante. La persona con questo stile di coping analizza la questione da vari punti di vista e individua le risorse per risolvere il problema. Prendere le distanze dalla situazione, fuggire da queste, o cercare persone che risolvano il problema al posto proprio non aiuta ma anzi, può provocare comportamenti scorretti o dipendenza verso gli altri.
Lavorare su questi aspetti, per chi si considera poco resiliente, è di grande importanza e può apportare un grande miglioramento alla capacità di affrontare situazioni difficili.
Un aiuto da parte di un psicologo in questa riorganizzazione della resilienza può risultare molto prezioso in quanto uno specialista può essere una guida in questo percorso.
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